I 5 animali più strani del periodo Siluriano

Salve a tutti, in questo nuovo articolo parliamo dei 5 animali più strani del periodo Siluriano, il periodo dell'era paleozoica che va da 443,8 a 419,2 Ma.

Offacolus 

Ricostruzione paleoartistica di Offacolus. Fonte:Wikimedia Commons

Nel Siluriano l'evoluzione degli Artropodi era ancora agli inizi. Solo in questo periodo essi conquistano le terre emerse, dando origine a gruppi come insetti e ragni, che ancora oggi le dominano. Offacolus è uno dei più antichi membri dei Euchelicerati, il gruppo che oggi comprende gli Xifosuri (a cui appartengono i limuli) e gli Aracnidi. Visse circa 425 Ma e i suoi fossili sono stati trovati in Inghilterra, il cui territorio era a quei tempi parte di un continente chiamato Baltica, che comprendeva l'attuale Europa Settentrionale. Aveva una lunghezza di soli 4-6 millimetri e aveva un guscio formato da tre parti principali, chiamate tagmata: uno scudo cefalico con sette appendici per lato, un torace con cinque tergiti libere e un tagma posteriore con cinque tergiti fusi tra loro e una spina mediale diretta posteriormente. Nel prosoma, la parte del corpo coperta dalla scudo cefalico, la prima e ultima appendice per lato sono uniramose, mentre le altre sono tutte biramose. La prima appendice era più allungata e sottile, e quindi aveva più probabilmente una funzione sensoriale. Le appendici dalla seconda alla sesta invece erano usate per catturare il cibo e portarlo alla bocca. La settima appendice era appiattita e si crede che aiutasse l'artropode nella respirazione, e forse anche per nuotare nella colonna d'acqua. Il fatto che pare che Offacolus non avesse occhi, insieme alla sua forma poco affusolata, indica che questo animale non si muovesse molto velocemente. Il suo stile di vita è incerto, si ipotizza che predasse animali lenti o sessili, che fosse un saprofago, oppure che si nutrisse di materia organica che trovava sul substrato.

Aquilonifer 

Una ricostruzione paleoartistica di Aquilonifer. Sono visibili gli esemplari giovanili. Autore:Andrey Atuchin

Torniamo indietro di 5 milioni anni, fino a 430 Ma. A quest'età risale il fossile di un altro strano artropode denominato Aquilonifer, che sono stati ritrovati in Inghilterra, come per Offacolus. Questo animale era lungo 9,5 mm. Era dotato di un rostro anteriore e di due grandi appendici sensoriali, lunghe quanto il corpo. Anche in questo caso, l'animale non era dotato di occhi. Il tronco era composto da 11 elementi, ognuno dotato di un'appendice destra e una sinistra. Posteriormente al tronco, il segmento chiamato telson era dotato di due cerci allungati, lunghi 7,3 mm. La caratteristica più particolare presente nell'olotipo di Aquilonifer è la presenza di 10 capsule attaccate ai tergiti che compongono il tronco dell'artropode, tramite dei filamenti. Grazie alla struttura e alla posizione di queste capsule, si è giunti alla conclusione che essi fossero esemplari giovanili della stessa specie, che venivano portati in giro da un genitore ma che si nutrivano in modo indipendente grazie alla sospensivoria. Una volta raggiunta la forma adulta, probabilmente i giovani si staccavano dal genitore e diventavano indipendenti.

Invavita

L'ostracode Nymphatelina gravida e il suo parassita Invavita rappresentato in arancione. Fonte: Siveter et al. 2015

Oggi esiste un gruppo di artropodi vermiformi, i Pentastomidi, i cui membri parassitizzano le vie respiratorie dei vertebrati, ma in qualche caso anche di insetti. Come molti parassiti hanno una morfologia molto semplice, che rende più difficile anche chiarire le loro relazioni evolutive. Tra le ipotesi più supportate c'è quella che essi appartengano ai Maxillopodi, un gruppo di Crostacei. Il loro record fossile è scarso, ma i loro resti sono conosciuti già dal Cambriano. Invavita, vissuto nello stesso luogo e periodo di Offacolus, è però l'esempio più antico di un pentastomide trovato associato al suo ospite, in questo caso l'ostracode Nymphatelina gravida. In particolare, attorno e dentro al fossile di ostracode, sono stati trovati tre esemplari di Invavita. I parassiti, lungo tra gli 1 e i 4 millimetri, sono attaccati all'ospite esternamente, cosa sconoscuta nei Pentastomidi odierni, o internamente, vicino alle sue uova.  L'ectoparassitismo suggerisce che gli stadi immaturi di questi piccoli animali cercassero attivamente i propri ospiti, e non venissero trasmessi passivamente come i loro rappresentanti odierni. Grazie a questo fossile, si è potuto ipotizzare che i Pentastomidi all'inizio della loro storia evolutiva fossero nati come ectoparassiti di invertebrati, e che poi siano diventati endoparassiti di vertebrati.

Ainiktozoon 

Il fossile di Ainiktozoon e la sua relativa interpretazione. Fonte: Van der Brugghen et al. 1997

Questo animale è così strano che nella sua prima descrizione, avvenuta nel 1937, era stato creduto erroneamente essere un cordato ancestrale. Solo nel 1997, con la descrizione di nuovi fossili, si è capito che Ainiktozoon è invece un crostaceo del gruppo dei Tilacocefali. Infatti possiede tutte le caratteristiche di tale gruppo: un grande carapace formato da due valve, zampe raptatorie dotate di chele in cui una delle due parti è più lunga dell'altra, grandi branchie laminari sotto il carapace, e con una parte posteriore del tronco segmentata con zampe adatte al nuoto. Era dotato anche di occhi composti, più piccoli rispetto a quelli degli altri Tilacocefali. Rispetto agli animali descritti precedentemente, Ainiktozoon aveva dimensioni maggiori, comprese tra i 2,5 e i 24 centimetri di lunghezza. I suoi fossili sono stati trovati in Scozia e risalgono a un periodo compreso tra i 427 e i 423 Ma.

Anglaspis

Ricostruzione paleoartistica di Anglaspis. Autore: Nobu Tamura

Il Siluriano per i vertebrati è un periodo davvero importante. In questo periodo comparvero la maggior parte dei gruppi dei vertebrati dotati di mascelle, come Condritti, Sarcopterigi, Attinopterigi, Placodermi e Acantodi. Nonostante questo però, i vertebrati senza mascelle sono ancora i più comuni, almeno fino alla fine del periodo. Tra essi, Anglaspis era uno dei più strani. Era lungo meno di dieci centimetri, e bazzicava nei mari tra la fine del Siluriano e la fine del Devoniano (419-411 Ma), e quindi ha assistito in prima "persona" all'ascesa dei vertebrati dotati di mascelle. Anglaspis era parte del gruppo degli Heterostraci, caratterizzati dall'avere una sola apertura branchiale per lato. Questo permetteva di esporre meno superficie a eventuali parassiti o lesioni, rispetto a agnati più antichi come Sacabambaspis. Come i vertebrati senza mascelle precedenti, anche Anglaspis non mostrava segni di altre pinne oltre a quella caudale. Questo fa credere che Anglaspis non fosse molto abile nel nuoto, e che conducesse uno stile di vita bentonico, vicino al fondale. Inoltre aveva anch'esso una copertura molto estesa di placche ossee. Due grandi placche coprivano la regione della testa, di cui una superiore più piatta e una inferiore più convessa. Tra queste due, erano presenti due placche laterali in cui era presente l'unica aperture branchiale. Il tronco era coperto da grandi scaglie, mentre la coda da scaglie più piccole. I resti fossili di Anglaspis sono stati trovati nel Regno Unito e in Norvegia, che a quei tempi erano parte del continente Euramerica, appena formatosi dopo la collisione di Laurentia e Baltica. Questo è in accordo con il fatto che storia evolutiva di tutti gli Heterostraci è avvenuta nell'Emisfero Nord.

Siamo arrivati alla fine anche di questo articolo. Spero vi sia piaciuto e arrivederci al prossimo!

Fonti:

1)Orr, Patrick J.; Siveter, Derek J.; Briggs, Derek E. G.; Siveter, David J.; Sutton, Mark D. (2000). "A new arthropod from the Silurian Konservat–Lagerstätte of Herefordshire, UK"Proceedings of the Royal Society of London. Series B: Biological Sciences267 (1452): 1497–1504. doi:10.1098/rspb.2000.1170

2)Sutton, Mark D.; Briggs, Derek E. G.; Siveter, David J.; Siveter, Derek J.; Orr, Patrick J. (2002-06-22). "The arthropod Offacolus kingi (Chelicerata) from the Silurian of Herefordshire, England: computer based morphological reconstructions and phylogenetic affinities"Proceedings of the Royal Society of London. Series B: Biological Sciences269 (1497): 1195–1203. doi:10.1098/rspb.2002.1986.

3)Brood care in a new Silurian arthropod, Derek E. G. Briggs, Derek J. Siveter, David J. Siveter, Mark D. Sutton, David Legg, 

Siveter, David J.; Briggs, Derek E.G.; Siveter, Derek J.; Sutton, Mark D. (2015). "A 425-Million-Year-Old Silurian Pentastomid Parasitic on Ostracods"Current Biology25 (12): 1632–1637. doi:10.1016/j.cub.2015.04.035

Wim van der Brugghen, Frederick R. Schram & David M. Martill (1997). "The fossil Ainiktozoon is an arthropod"Nature385 (6617): 589–590. doi:10.1038/385589a0.

6)http://paleostories.blogspot.com/2012/07/heterostraci-alla-ribalta-parte-prima.html


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