I Sinapsidi #3: Sphenacodontia basali

 In questo nuovo articolo sui Sinapsidi si inizierà a parlare del gruppo degli Sphenacodontia, il gruppo che comprende alcune forme basali, Sphenacodontidae (la famiglia che comprende il famoso Dimetrodon) e Therapsida, il gruppo che comprende anche i mammiferi. Il clade Sphenacodontia è caratterizzato dall'avere un ispessimento dell'osso mascellare sopra i denti caninimorfi e da alveoli profondi per quanto riguarda i denti del premascellare. In questo articolo si parlerà dei rappresentanti basali di Sphenacodontia. 

Ianthodon

Ricostruzione dello scheletro di Ianthodon. Fonte: Wikimedia Commons

Il primo sfenacodonte ancestrale che affrontiamo è Ianthodon, che viveva nel Carbonifero Superiore (circa 304 Ma) e i cui resti sono stati trovati in Nord America. Non si sa molto su di lui, ma come molti altri sfenacodonti basali era probabilmente un carnivoro. I denti avevano basi larghe e corone snelle, una cosa inusuale tra gli Amnioti di quel tempo, e i denti diventavano meno slanciati andando verso la parte posteriore della bocca. 

Haptodus

Ricostruzione paleoartistica di "Haptodus" garnettensis. Fonte: Wikimedia Commons

Haptodus baylei, vissuto nel Permiano Inferiore tra i 299 e i 296.4 Ma e i cui resti sono stati trovati in Francia, era un predatore di medie dimensioni che cacciava vertebrati di piccole dimensioni e artropodi. 

Un'altra specie, "Haptodus" garnettensis vissuta nel Carbonifero Superiore circa 304 Ma e i cui resti sono stati trovati in Nord America, era prima considerata parte del genere Haptodus ma ora si crede che non sia imparentata a tal punto con H. baylei da poter appartenere allo stesso genere.

Kenomagnathus 

Ricostruzione del cranio di Kenomagnathus, con visibile la parte ritrovata. Fonte: Wikimedia Commons

Come Ianthodon e "Haptodus" garnettensis, anche Kenomagnathus viveva nel Carbonifero Superiore in Nord America. I fossili classificati in questo genere in precedenza erano creduti essere appartenenti a "Haptodus" garnettensis, e sono stati assegnati al nuovo genere solo nel 2020. Questo sinapside possedeva, allo stesso modo di Gordodon, che è stato trattato nel precedente articolo, un diastema, quindi di un grosso spazio senza denti in una serie dentaria. Gordodon era un erbivoro, invece probabilmente Kenomagnathus era un carnivoro. Si crede che la formazione di diastemi nei Sinapsidi possa aver favorito la differenziazione delle varie tipologie di denti, che poi daranno origine agli incisivi, canini, premolari e molari presenti nei mammiferi odierni. Forse, data la regione antorbitale del cranio rispetto ai suoi parenti, Kenomagnathus aveva una dieta durofaga, basata su animali dal guscio duro come crostacei e molluschi. 

Palaeohatteriidae

Ricostruzione paleoartistica di Pantelosaurus. Fonte: Wikimedia Commons

Questa famiglia, istituita ufficialmente solo nel 2016, comprende due generi: Palaeohatteria e Pantelosaurus. Sono entrambi vissuti in Europa nel Permiano Inferiore (tra i 299 e i 290 Ma circa). Si trattava anche in questo caso di predatori. Pantelosaurus aveva una dentizione inusuale rispetto ai suoi parenti, infatti aveva denti dritti, mentre Palaeohatteria aveva denti ricurvi, più comuni in questi Sinapsidi.

Tetraceratops

Ricostruzione paleoartistica di Tetraceratops. Fonte: Wikimedia Commons

La caratteristica più visibile di questo animale, di cui si conosce solo il cranio è la presenza di sei corni (non quattro come suggerisce il nome dell'animale), di cui due sono sui premascellari, due sui prefrontali e due sui processi angolari della mandibola. Viveva durante il Permiano Inferiore (275 Ma) in Nord America, e probabilmente anch'esso era un carnivoro. Sulla mascella aveva due paia di denti molto più lunghi degli altri, di cui il primo paio erano i denti più anteriori di questo animale. Le sue parentele sono state molto discusse nel tempo, ma per molto tempo si è creduto che Tetraceratops fosse il più antico tra i Terapsidi. Un articolo pubblicato nel 2020 ha però riesaminato il cranio fossile di Tetraceratops, sostenendo che si trattasse di uno sfenacodonte basale. 

Cutleria

Ricostruzione paleoartistica di Cutleria. Fonte: Wikimedia Commons

Non si sa esattamente se questo animale fosse uno sfenacodonte basale, visto che alcune analisi filogenetiche lo posizionano tra gli Sfenacodontidi. Sicuramente però era nel gruppo degli Sfenacodonti, per questo ho scelto di metterlo in questo articolo. I fossili di Cutleria sono stati rinvenuti in Colorado, e risalgono a 293-290 Ma, nel Permiano Inferiore. Si tratta anche in questo caso di un predatore, la cui lunghezza totale del corpo era di circa 1,5 metri.

Eccoci al termine anche di questo articolo. Nel prossimo parleremo degli Sfenacodontidi, che comprendono anche Dimetrodon, uno degli animali estinti più conosciuti.

Fonti:
1) Spindler, F. 2016. Morphological description and taxonomic status of Palaeohatteria and Pantelosaurus (Synapsida: Sphenacodontia). Freiberger Forschungshefte C550(23): 1–57. https://www.researchgate.net/publication/321129043_Morphological_description_and_taxonomic_status_of_Palaeohatteria_and_Pantelosaurus_Synapsida_Sphenacodontia
2) Benson, R.J. (2012). "Interrelationships of basal synapsids: cranial and postcranial morphological partitions suggest different topologies". Journal of Systematic Palaeontology10 (4): 601–624. doi:10.1080/14772019.2011.631042
3)Spindler, F. (2020). "A faunivorous early sphenacodontian synapsid with a diastema"Palaeontologia Electronica23 (1). doi:10.26879/1023
4)Spindler, Frederik (2020). "The skull of Tetraceratops insignis (Synapsida, Sphenacodontia)". Palaeovertebrata43 (1): e1. doi:10.18563/pv.43.1.e1
5)Laurin, M.; Reisz. R. R. (1996). "The osteology and relationships of Tetraceratops insignis, the oldest known therapsid". Journal of Vertebrate Paleontology16 (1): 95–102. doi:10.1080/02724634.1996.10011287
6)Michel Laurin (1994). "Re-evaluation of Cutleria wilmarthi, an Early Permian synapsid from Colorado"Journal of Vertebrate Paleontology14 (1): 134–138. doi:10.1080/02724634.1994.10011544




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