Cinque animali sconosciuti #1



Con quest'articolo vorrei portare alla vostra attenzione alcuni animali che, al pari di cane, gatto, gallina e cavallo, meritano di essere conosciuti, nonostante quasi nessuno li conosca, escludendo i nerd del settore.

1)Amfiuma (Amphiuma sp.)

Avete presente gli anfibi che ci sono in Europa? I piccoli rospetti, le dolci ranocchie, le simpatiche salamandre... ecco, in America del Nord la storia è ben diversa.
Oltre al fatto che ci sono molte più specie appartenenti a molti più gruppi, in questo continente alcuni anfibi raggiungono dimensioni molto più grandi e quindi occupano posti più in alto nella catena alimentare. Questo è per esempio il caso dell'amfiuma.
Ci sono tre specie di questo anfibio; tutte vivono negli Stati Uniti Sud-Orientali. Questi animali sono acquatici, hanno un corpo allungato e due paia di arti vestigiali. Sono lunghi fino a oltre un metro (il massimo registrato è 116 centimetri) anche se una delle tre specie è lunga al massimo 35 centimetri.
Come capita anche con altri anfibi, mantengono per tutta la vita caratteri larvali, tra cui la mancanza di palpebre, mancanza di lingua, presenza di branchie e di una linea laterale. Ma hanno anche polmoni, utili in condizioni di scarsità di ossigeno nell'acqua.
Hanno abitudini notturne e scavano tane. In caso di mancanza di acqua, possono seppellirsi nel fango e formare un involucro di muco che le manterrà umide fino al ritorno dell'acqua.
La fecondazione è interna. La femmina depone le uova fuori dall'acqua e le custodisce per venti settimane (nessun errore, le protegge per quasi cinque mesi). I piccoli appena nati, che hanno zampe relativamente più lunghe, devono arrivare da soli fino all'acqua.
Sono predatori; si nutrono di pesci, crostacei, insetti e altri anfibi, grazie all'utilizzo di potenti morsi o risucchiando le prede con l'apertura istantanea della bocca.
Un'ultima curiosità riguarda la loro longevità: questi anfibi possono vivere fino a 27 anni!

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Amphiuma means
Fonte:https://www.inaturalist.org/taxa/26796-Amphiuma-means



2)Hexatrygon bickelli

Questo animale è talmente poco conosciuto da non avere neanche un nome comune in italiano.
Si tratta di una razza, più precisamente del gruppo dei Myliobatiformes. Ma non ha nessun parente stretto vivente oggi. Infatti è l'unica specie che rappresenta la sua famiglia, quella degli Hexatrygonidae, e i suoi parenti più stretti attualmente viventi appartengono a gruppi separatisi da essa più di novanta milioni di anni fa, nel Cretaceo.
Novanta milioni di anni fa il mondo era completamente diverso. Gli antenati di questa razza dovevano fuggire a rettili marini quali ittiosauri, plesiosauri e pliosauri e i mammiferi erano ancora ridotti a piccoli insettivori notturni, e le nicchie più in alto nella piramide trofica sulla terraferma erano occupate dai famigerati dinosauri; inoltre i continenti erano disposti in modo abbastanza diverso rispetto a oggi. L'essere l'unica rappresentante del suo gruppo, la rende molto importante dal punto di vista della conservazione, oltre a farmela stare particolarmente a cuore. Fortunatamente la IUCN la classifica come ''a rischio minimo'' poiché è una specie con poche minacce da parte dell'uomo.
La nostra razza, che spero vi diventi presto simpatica, ha un aspetto abbastanza buffo. Ciò a causa del lungo muso triangolare che la fa apparire un po' ''nasona''. Esso è usato come una sorta di radar per trovare le prede di cui si nutre sotto la sabbia del fondale, grazie alle ampolle di Lorenzini, degli elettrorecettori presenti in tutti i Condritti, i quali captano i segnali elettrici prodotti dalla contrazione dei muscoli di altri animali. Una volta trovata la malcapitata vittima, la razza estrude in maniera impressionante le sue mascelle e la cattura. Le sue mascelle sono però poco calcificate e per questo si crede che essa catturi solo animali senza un guscio duro.
Le dimensioni che questo animale può raggiungere sono ragguardevoli, possono raggiungere infatti  i 170 centimetri di lunghezza, grazie anche alla coda dotata, come nelle altre razze del suo gruppo, di un pungiglione velenoso da cui vi consiglierei di stare lontano. Ma gli incontri con l'uomo sono molto rari; infatti vive solitamente a profondità comprese tra i 500 e i 1120 metri e solo saltuariamente si avventura in acque più basse. In ogni caso non attaccherebbe mai l'uomo di proposito, eccetto che per legittima difesa. Se volete tentare la sorte e volete sperare di vederla la scelta della meta delle vostre prossime vacanze è abbastanza ampia. Infatti la sua distribuzione geografica è vasta, anche se discontinua, e comprende l'Oceano Indiano e quello Pacifico Occidentale, dal Sud Africa alle Hawaii. L'ultima curiosità riguarda la loro riproduzione: la mia razza preferita è infatti anche vivipara, quindi le piccole razze crescono nel corpo della madre e vengono nutrite da essa fino al momento della nascita. Le "cucciolate" hanno un numero compreso tra i due e i cinque piccoli.

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Fonte:http://fishesofaustralia.net.au/home/species/3596


3)Capra delle nevi (Oreamnos americanus)

Sulle montagne dell'America Settentrionale non ci sono camosci e stambecchi. A salutare Heidi ci sono invece delle grosse capre di colore bianco e dalle corna corte. Queste sono le capre delle nevi.
Esse vivono sulle Montagne Rocciose, dal Colorado all'Alaska, al di sopra della linea degli alberi per quasi tutto l'anno e, come avviene per tutte le capre e i loro parenti, sono ben specializzate per gli ambienti rocciosi.
 Il loro peso è compreso tra i 56 e gli 82 chilogrammi mentre la loro altezza al garrese raggiunge il metro. Si nutrono di erba, felci, muschi e licheni, che però nel loro ambiente hanno una bassa densità e quindi le capre devono spesso compiere lunghe distanze per trovare abbastanza cibo per la loro sopravvivenza.
Sono animali abbastanza sociali, ma in modo maggiore in inverno rispetto all'estate. Il loro sistema di accoppiamento è poliandroginico, nel senso che i maschi si possono accoppiare con più femmine e viceversa. Le femmine danno alla luce un solo piccolo solitamente, che diventa indipendente all'età di un anno. Devono temere molti predatori, che comprendono orsi, lupi, ghiottoni e linci, ma i loro acerrimi nemici sono i puma, i quali sono a loro agio e si possono muovere con molta agilità negli ambienti montani. Uccelli rapaci come le aquile reali sono concrete minacce solo per i piccoli capretti.
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Fonte:http://www.adfg.alaska.gov/index.cfm?adfg=wildlifenews.view_article&articles_id=853

4)Varano d'acqua (Varanus salvator)

Tutti conoscono il varano di Komodo, ma chi conosce il varano d'acqua ?
Si tratta del secondo varanide più grande del mondo, quindi è più piccolo del suo celeberrimo parente, ma ha una distribuzione molto più ampia, che va dall'India fino a una buona parte dell'Indonesia. Continuando a parlare di taglia, la questione è abbastanza spinosa poiché come in molti rettili la maturità sessuale è raggiunta quando l'animale ha una taglia relativamente piccola, la quale però aumenta durante tutta la vita, rallentando con il corso del tempo.
Nel nostro caso i varani lunghi 40 centimetri e pesanti un chilogrammo sono già maturi sessualmente e quindi possono accoppiarsi.
Si hanno quindi molti adulti di piccole dimensioni e pochi ma grandi esemplari di età più avanzata. In ogni caso gli adulti di età avanzata possono superare abbastanza facilmente i 2 metri di lunghezza e raggiungere i 50 chilogrammi di peso. A questo link potete osservare un varano d'acqua di medie dimensioni che bazzica nelle strade di una città asiatica, a stretto contatto con bambini del luogo (un po' troppo a stretto contatto, a mio modesto parere... per fortuna sembra che abbia mangiato da poco).
Sono carnivori e si nutrono di uccelli, mammiferi, pesci, granchi, serpenti, non disdegnando le carcasse. Recentemente si è scoperto che i varani sono in possesso di ghiandole velenifere ed è molto probabile che questa specie non faccia eccezione.
Come si può evincere dal nome, questi animali si trovano a loro agio nell'acqua e possono nuotare per lunghe distanze, grazie alla loro coda, che in adattamento a ciò, è compressa lateralmente.
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Un varano d'acqua con il suo bottino, una testa di carpa nobile.
Fonte:https://www.besgroup.org/2016/11/05/malayan-water-monitor-and-the-bighead-carp/


5) Gru antigone (Antigone antigone)

Immaginatevi un uccello alto come voi con zampe e collo molto lunghi, che può prendere il volo.  L'uccello esistente che si avvicina di più a questa immagine è la gru antigone,  attualmente il più alto uccello volatore, che può arrivare nei grossi maschi fino a un metro e ottanta di altezza. Nonostante questo, l'altezza è data in buona parte da zampe e collo, e quindi questi uccelli non superano i 12 chilogrammi di peso. Se volete vedere questo fantastico animale, anche in questo caso dovrete prendere un aereo verso Est: la sua distribuzione va infatti dall'India all'Australia Settentrionale, anche se essa è discontinua, e per esempio nelle isole indonesiane non ci sono popolazioni della specie in esame. Le popolazioni indiane hanno individui di dimensioni più grandi, mentre quelle australiane hanno individui dimensioni più ridotte e si pensa che questa sottospecie sia abbastanza distinta a tal punto che in non troppe migliaia di anni si avrà una nuova specie.
Questo grande uccello è diffuso negli ambienti umidi ma non forestati, come le paludi, ed è un generalista per quanto riguarda la dieta; si nutre infatti sia di animali di dimensioni medio-piccole come rane, crostacei, insetti e serpenti, che di materia vegetale, come germogli, semi, tuberi e piante coltivate, come il riso.
Si accoppiano e crescono i piccoli nella stagione umida. Sono uccelli monogami, e costruiscono nidi di due metri di diametro e alti un metro direttamente nelle paludi, i quali sono riutilizzabili negli anni successivi. Solitamente nascono uno o due piccoli, che hanno bisogno di essere nutriti solo per pochi giorni, dopodiché seguono i genitori alla ricerca di cibo e rimangono con essi fino alla successiva stagione riproduttiva.
Le gru antigoni sono a rischio estinzione per vari motivi e il loro numero sta diminuendo; la IUCN classifica la specie come ''vulnerabile'' e la popolazione di esemplari adulti è compresa tra i 13000 e i 15000 individui.
Un umano osserva due gru antigoni mentre fanno una danza di accoppiamento.
Fonte:https://www.allaboutbirds.org/in-a-crowded-india-farmers-and-sarus-cranes-coexist/


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